Dobbiamo solo acquisire la dignità di micro congedi silenziosi e delicatamente sereni. Lasciamo andare i frammenti, lasciamo volar via quello che ormai è stato vissuto, conosciuto, superato, sprecato, distrutto, tradito, divorato, digerito, amato.
Non ci rimpiangiamo, evitiamo di spendere soldi in fiori, sono tutte ipocrisie.
Un pizzico di noi muore ogni giorno, ma gran parte resta. E questa gran parte , per essere apprezzata, deve venire strofinata alla morte, alle piccole quotidiane dipartite. Solo in questo strofinio le sensazioni divampano e noi ci riempiamo di elettricità gioisa.
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