18° PASSO- Togli qualche no!


Dici troppi no, te ne accorgi? E' una parola che usi spessissimo, molte volte in modo inconsapevole. E' un intercalare ad esempio: "Mi sono sentita un pò triste ieri no?
 E quindi ti ho chiamata no? Volevo solo dirti che mi manchi, no?"
E'  ciò che diciamo dopo due si: " Si, si , no, no". Facci caso a quante volte qualcuno ti fa una domanda, ad esempio " Ti è piaciuto il film?" , e tu rispondi " Si, si, no, no".
E' una parola che dici mentalmente tra te e te, per negare di dare la mancia a quel barbone al semaforo, o per convincerti di rinunciare a chiedere scusa per primo in un litigio. E' una parola che ti dici mentalmente per accendere un'altra sigaretta quando un'altra voce interiore ti dice " Dai, smetti oggi di fumare, smetti proprio adesso. E' il momento giusto!".
E' un gesto che fai con l'indice , facendolo oscillare come un pendolo a destra e a sinistra ripetutamente, per dire  a qualcuno che non soddisferai la sua richiesta.
Togli qualche no. Il no è una porta chiusa bruscamente in faccia alla vita, alle persone, alle possibilità.
Il no, quando lo usi, ti ruba un po' di energia. 
Se ci fai attenzione, ti accorgerai di quanti ne usi. Ti spaventerai ! Dirai "Ma com'è possibile che ne usavo tanti e nemmeno me ne accorgevo?'". Eppure è così. Ma ora  le cose cambieranno! Starai più attento. Eviterai l'abuso di no. O meglio, inizierai a toglierne una certa quantità? Vuoi che ti indichi l'esatta quantità da togliere? Non  te la posso fornire. Decidi tu. Farai sicuramente la scelta giusta per te. Ciò che conta davvero è  cominciare.   

Pensa alle persone migliori che conosci. Usano molti no? Macché, in verità ne usano davvero poco. 
E pensa alle persone negative, a quelle più nere che conosci.  Ora che te lo faccio notare, finalmente ti accorgi di quanti no impiegano.

Alcuni no sono sacrosanti.  E' necessario che  vengano pronunciati. Li riconosci perché quando li dici o li pensi o li esprimi con un  gesto ti senti presente a te stesso, ti senti motivato dal profondo ad effettuare una tale negazione. Li riconosci perché ad essi non è abbinato nessun seppur minimo calo momentaneo di energia o di umore. 
Ma credimi tu, io, noi esseri dell'era attuale i no li usiamo ormai in maniera ossessiva compulsiva. 
Per carità , corriamo ai ripari, perché quando il no diventa una compulsione, la vita diventa una lotta, un  continuo sforzo per difendersi, distanziarsi, negarsi.


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